Correva l’anno 2020…
… non più contatti ravvicinati, non più strette di mano, né baci e abbracci, né effusioni, ma timori nell’avvicinarsi all’altro, come se fosse un “nemico”, specie se non “bardato e protetto”.
Come assicurarci una prossimità accettabile, una diversa sensibilità e sostenibilità per il prossimo futuro, con “strumenti” adeguati, con colore ed allegria, con uno sguardo lungimirante alla salvaguardia ed eco-sostenibilità del pianeta? Queste le linee guida che hanno indotto un gruppo multidisciplinare di professionisti, a ripensare alcuni “strumenti adottabili” per far fronte alla pandemia; non solo nell’immediato presente, ma con uno sguardo al futuro prossimo.
Focus del progetto è stata la figura di chi in prima linea, ogni giorno, deve poter disporre di “elementi” che contribuiscano a salvaguardare la propria e l’altrui sicurezza, disponendo di “ausili” che assicurino praticità, durabilità d’uso, “sanificazione” accettabile e con un limitato impatto ambientale.
Nasce così
-la tuta DALFE: traspirante, elastica, antibatterica, antimicrobica, indossabile sopra i propri abiti o singolarmente, dotata di accessori quali: mascherina, marsupio, borsa, cintura porta oggetti.
-il casco protettivo DALFE: completamente trasparente e dotato di visiera alzabile/movibile, con “collare” in tessuto abbinabile alla tuta, mascherina con filtri, eventuali accessori abbinabili quali: illuminatore, microfoni ed altoparlanti, visore smart glasses con camera.
-il sanificatore DALFE: sistema di contenitore per appendere la tuta con posizionato al suo interno un generatore d’ozono ricaricabile a batterie.
Damiano Adelfio, architetto
Eliana Casaula, stilista
Francesco Crotti, architetto
Dap – Luigia d’Alfonso Ada Perla, artiste
Professionisti indipendenti, siamo riuniti in Progetto100 un laboratorio che consente la contaminazione creativa tra varie discipline,favorisce la ricerca e l’innovazione,
al di là dei confini mentali e geografici di ciascuno.